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Rsync su Windows

Con WSL

Rsync è uno strumento utilissimo per la sincronizzazione e il backup incrementale di file e directory ma, purtroppo, è nativamente disponibile solo su sistemi Linux e macOS. Per usarlo su Windows, una delle soluzioni più semplici ed efficaci è sfruttare Windows Subsystem for Linux (WSL), la sottosistema Linux integrato in Windows 10.

Con WSL è possibile installare ed eseguire una vera e propria macchina virtuale Linux all'interno di Windows, cogliendone appieno i vantaggi. Tra cui, per il nostro caso, la possibilità di usare rsync nativamente.

Per iniziare, bisogna installare WSL dal Microsoft Store e scegliere una distribuzione Linux, ad esempio Ubuntu. A quel punto avremo a disposizione una shell di Ubuntu all'interno di Windows.

Una volta dentro Ubuntu, possiamo installare rsync con il comando:

 

sudo apt install rsync

A questo punto, possiamo usare rsync per sincronizzare file da e verso Windows. Ad esempio, per sincronizzare una cartella Windows C:\Users\myuser\Documents con una cartella Linux /home/myuser/Documents possiamo usare il comando:

awk

 

rsync --archive --verbose --compress --progress /home/myuser/Documents/  /mnt/c/Users/myuser/Documents/

Dove /mnt/c rappresenta il file system di Windows montato in Linux.

Grazie a WSL, possiamo quindi sfruttare tutte le capacità e le opzioni di rsync direttamente da Windows, in maniera del tutto nativa come su Linux! È uno strumento molto utile per il backup e l'orchestrazione dei dati tra sistemi eterogenei.

 

 

esempio python

@requires_authorization(roles=["ADMIN"])
def somefunc(param1='', param2=0):
    r'''A docstring'''
    if param1 > param2: # interesting
        print 'Gre\'ater'
    return (param2 - param1 + 1 + 0b10l) or None

class SomeClass:
    pass

>>> message = '''interpreter
... prompt'''

 

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