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Le dimensioni sono quelle di una carta di credito (8.6cm x 5.4cm x 1.7cm), con a bordo:
- Processore Broadcom BCM2835 full HD[+]
- CPU ARM da 700MHz (overcloackabile fino a 800MHz)
- 512MB di SDRAM
- Porta Ethernet 10/100 (RJ45)
- Due connettori USB 2.0
- Uscita video HDMI e composita
- Uscita audio jack 3.5mm e HDMI
- Slot per scheda SD
![Raspberry](http://abarone.it/static/img/articoli/pi.png "Raspberry")
L'alimentazione va fornita tramite MicroUSB con un alimentatore adatto. Il modello B richiede da specifiche 5 V di tensione e almeno 700 mA di corrente[+]. In realtà, per quello che andremo a fare a breve, il carica batterie del cellulare è più che sufficiente, ma ricordate che se avete intenzione di "spremere" il Raspberry Pi con progetti più esosi di risorse (come può essere il mediacenter XBMC, o RaspBMC nella versione compilata apposta per il Pi) vi servirà un alimentatore più potente. Se non volete correre rischi, al momento dell'acquisto vi propineranno tutta una lista di "cose di cui il tuo RaspberryPi ha assolutamente bisogno", tra le varie scatoline di plastica e schede SD troverete anche un alimentatore adatto.
Per verificare che non ci siano problemi di alimentazione, e che quindi il vostro alimentatore non si "sieda" ed eroghi 5V costanti, sul Raspberry Pi sono presenti due piazzole appositamente pensate per inserire i puntali del multimetro e verificare l'alimentazione in ingresso. Sulla scheda hanno il nome TP1 per il positivo e TP2 per il negativo[+].
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**GPIO**
Ovvero quella trentina di piazzole che ci interessano davvero.
I General Purpose Input/Output pin (chiamati più semplicemente GPIO) sono quei contatti del BCM2835 che possiamo programmare come più ci piace. Possono essere ingressi o uscite, possono essere configurati per dialogare con altri apparecchi con protocolli come UART, I2C, SPI eccetera, o possono essere configurati come uscite PWM.
Nel Raspberry Pi, questi pin sono collegati al pettine più grosso presente sulla scheda, il pettine P1.
![GPIO Raspberry pi](http://abarone.it/static/img/articoli/pi-gpio.png "GPIO Raspberry")
AVVERTENZE:
Il microprocessore è DIRETTAMENTE COLLEGATO al pettine e non ci sono protezioni di nessun tipo tra i due
Ogni singolo pin può assorbire o fornire fino a 16 mA di corrente[+]
La corrente massima fornibile dai pin 3,3 V è di 50 mA complessivamente[+] (3 mA per ogni GPIO)
MAI collegare un cavo con una tensione superiore ai 3,3 V ad un pin GPIO: il BCM non è costruito per lavorare con tensioni più grandi e rischiate di danneggiare irreparabilmente il vostro Raspi
Ricontrollate sempre il vostro circuito prima di dare tensione
Calcolate sempre le correnti in gioco e non superate le soglie indicate o brucerete irrimediabilmente il processore o il regolatore di tensione.
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Altri contatti
Tra le altre cose che possono tornare utili sulla scheda del Raspi:
Jumper P6: composto da due piazzole, una per il segnale di reset e l'altra per lo 0V. Ponticellando questi due contatti si riavvia il processore del Raspi. Da fabbrica il jumper non è saldato.
Connettore P5: utile se si vuole aggiungere una seconda linea I2C o una linea di handshake per l'UART. Anche questo connettore non è saldato.
Altri connettori che possono tornare utili per progetti più complessi sono S2, usato come DSI (Display Serial Interface)[+] per collegare alcuni schermi LCD o OLED compatibili per applicazioni embedded[+], e il connettore S5 che fornisce un attacco MIPI/CIS[+] per videocamere compatibili[+].
Per l'elenco completo dell'hardware del Raspberry Pi e tutte le sue specifiche, fate riferimento a questi link:
http://elinux.org/RPi_Hardware
http://elinux.org/RPi_Low-level_peripherals
barone.anto1@gmail.com
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